Giovani veneti si sballano con ecstasy e anfetamine
(Articolo tratto dal sito http://www.vvox.it/2015/08/14/giovani-veneti-si-sballano-con-ecstasy-e-anfetamine/ del 14 agosto 2015)
Lo “sballo” in Veneto: un’emergenza che c’è da tempo su cui si sono riaccesi i riflettori dopo i due ragazzi morti nelle discoteche di Riccione e Lecce. Come spiega il Corriere del Veneto, l’ultimo rapporto della Direzione centrale per i Servizi antidroga del ministero dell’Interno segnala nella nostra regione i sequestri più significativi di ecstasy e di anfetamine in polvere. Triste primato anche per il numero di giovanissimi coinvolti nello spaccio: sul nostro territorio nel 2014 ne sono stati identificati 76. Risultato: 30 ricoveri per disturbi droga-correlati ogni 100mila abitanti e 11.741 utenti nei 39 Sert, cui si aggiungono 73 comunità per tossicodipendenti, 29 strutture semiresidenziali e 15 ambulatori dedicati. Diverse Usl venete (tra cui San Donà e Treviso) hanno aderito al “Sistema nazionale di allerta precoce e risposta rapida per le droghe”, nata proprio per individuare nuovi stupefacenti e modalità di consumo.
La dottoressa Carolina Prevaldi, referente del progetto per l’individuazione delle nuove droghe sintetiche per l’Uls 10 di San Donà, spiega: «la vera emergenza, davanti alla quale siamo disarmati, è la continua creazione di molecole sconosciute, responsabili di quadri clinici che non sappiamo riconoscere e di effetti imprevedibili. E’ un’emergenza sociale scatenata dalla ricerca dello sballo, dal suo sdoganamento, dal considerare tutto easy e free, dalla facilità di trovare e vendere questi veleni su Internet. Un mix, al quale si aggiunge l’abuso di alcol, anche letale e che attira ragazzi sempre più giovani». Quando al Pronto soccorso arriva un caso di sospetta assunzione di droga di difficile diagnosi, le Usl inviano campioni di sangue e urine al Centro nazionale di informazione tossicologica della Fondazione Maugeri di Pavia, dotato delle professionalità e delle tecnologie in grado di individuare le molecole sconosciute e la loro concentrazione. Il dottor Carlo Locatelli, direttore del centro di Pavia, rivela: «dal 2010 al 2014 ci sono stati segnalati 8600 casi di intossicazione da nuove sostanze. La gente le prende così, per gioco, senza nemmeno sapere cosa contengano. Per esempio, le pastiglie di sola ecstasy non esistono quasi più: dentro c’è altro. In Veneto ne hanno trovate con metossil-amfetamina, letale. L’esito dell’assunzione di queste droghe? Morte, per convulsioni, problemi cardiaci o altro, danni neurologici permanenti, psicosi».