Quelle calorie nascoste nell’alcol
(Articolo tratto dal sito http://www.healthdesk.it/sanit/alcol_le_calorie_dovrebbero_essere_indicate_in_etichetta/1430733079 del 04 maggio 2015)
Anche l’alcol contribuisce all’epidemia di obesità che dilaga nei paesi occidentali, allora perchè non rendere obbligatoria l’indicazione delle calorie anche sulle etichette di vini e liquori? La proposta arriva dalle pagine del British Medical Journal dove Fiona Sim, presidente della Royal Society for Public Health, analizza il diverso trattamento riservato alle bevande alcoliche e agli alimenti nella lotta all’obesità.
Dal 2011, infatti, un regolamento dell’Unione europea impone che i cibi confezionati debbano riportare in etichetta tutti i loro ingredienti e le informazioni nutrizionali, comprese le calorie. L’obbligo però non riguarda le bevande alcoliche che contengono più del 1,2% di alcol in volume, esenti dal provvedimento. Così il numero di calorie in esse contenute finisce per restare un mistero per i consumatori.
Un problema dagli importanti risvolti sanitari: tra gli adulti che bevono, si stima che il 10% del loro apporto calorico giornaliero derivi proprio dall’alcol. Nonostante questo, in pochi ne sono consapevoli. Come si legge su Bmj, un recente sondaggio condotto su oltre 2.000 persone ha scoperto che l’80% non conosce il contenuto calorico di alcune bevande comuni, e la maggior parte è completamente all’oscuro del fatto che l’alcol contribuisce al totale delle calorie consumate ogni giorno.
«La maggior parte delle donne, per esempio, non si rende conto che due bicchieri di vino grandi, che contengono 370 calorie, comprendono quasi un quinto del loro apporto energetico giornaliero raccomandato, oltre a superare il limite giornaliero raccomandato di unità di alcol», spiega Sim.
Per garantire una corretta informazione, utile alla salute, secondo l’esperta britannica la legge «dovrebbe obbligare i menu dei ristoranti e i produttori a rendere esplicito il contenuto energetico, oltre a quello alcolico». Cosa che succede per esempio negli Stati Uniti, dove la Food and Drug Administration (Fda) ha dato mandato di specificare le calorie sulle bevande alcoliche a partire da dicembre 2015 nelle catene di ristoranti americani con 20 o più punti vendita.
L’indicazione delle calorie sugli alcolici, se fosse introdotta, è una misura che non dispiace ai consumatori europei, anzi molti intervistati si sono detti a favore, rileva l’esperta, che sottolinea l’importanza di fornire informazioni «accurate, evidenti e significative».
Fiona Sim conclude con una domanda provocatoria, che mette in evidenza la necessità di un cambiamento di rotta anche da parte dei medici. «Nella pratica clinica chiediamo regolarmente ai pazienti peso, abitudini alimentari ed esercizio fisico nel contesto della prevenzione primaria o secondaria, ma quanti di noi abitualmente chiedono quante calorie hanno assunto con l’alcol? È ora di iniziare».
Proprio lo stesso giorno in cui è apparso l’articolo su Bmj, il 29 aprile, il Parlamento europeo ha fatto un grosso passo in avanti approvando una risoluzione con cui chiede, tra l’altro, che dal 2016 le etichette delle bevande alcoliche ne indichino il contenuto calorico. Ora la parola passa alla Commissione europea che dovrà approntare una proposta ufficiale in merito.