Poker online, 50 miliardi di fatturato ma 0,46% di tasse. La denuncia di Bonanni (Cisl)
Fanno quello che vogliono. Serve un dibattito pubblico su queste cose
Ribadendo la sua posizione anche in un’intervista a “Radio Anch’io”, il segretario Cisl ha proposto di usare proprio il poker online per trovare i soldi necessari alla legge di Stabilità, portando la tassazione relativa al 30%.
Una denuncia importante, quindi, che punta i riflettori su tutte le ambiguità di uno Stato, come quello italiano, al bivio tra la necessità di porre un freno al drammatico fenomeno della ludopatia, e la costante ricerca di coperture per rimpinguare le sempre più esangui casse pubbliche.
La posizione dell’Italia dei Valori
A commentare l’uscita del segretario Cisl, è intervenuto direttamente il segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, il quale, nel sottolineare l’impegno dell’Idv nell’abolizione del gioco d’azzardo (attraverso la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare), ha dichiarato:
Piuttosto che alzare le tasse sul poker telematico, come propone Bonanni, crediamo sia meglio risolvere il problema alla radice eliminando la figura dello Stato biscazziere.
Il rapporto Stato italiano e lobby del gioco d’azzardo
E’ proprio il legame a doppio filo tra Governo italiano e gioco d’azzardo ad essere in discussione in questi giorni. Dopo le vicissitudini del contestatissimo condono fiscale alle slot machine (che sembra non porterà neanche gli effetti sperati sulla copertura del mancato gettito prima rata Imu, confermandosi solo un isperato regalo ai signori del gioco d’azzardo) è intervenuto a gamba tesa il Movimento 5 stelle denunciando i finanziamenti delle lobby del gioco d’azzardo all’attuale premier Enrico Letta e alla sua fondazione “Vedrò”.
Trenta mila euro alla sua fondazione Vedrò, mentre 15mila euro direttamente a lui,
spiegano in un servizio de Le Iene andato in onda il 22 ottobre scorso, nel quale il presidente del Consiglio, seppur incalzato dall’inviato di Italia uno, non ha ritenuto di dover fornire chiarimenti in merito.
Il gioco d’azzardo in Italia
La denuncia di Bonanni getta quindi un’ulteriore ombra sulla situazione del gioco d’azzardo in Italia, dove l’unico caso di imprenditori che si vedono concedere importanti sconti dallo Stato, invece di minacciose missive targate Equitalia, sembra riguardare un settore a dir poco ambiguo, che, tra gaming online e slot machine, attira come un vortice oscuro giovani disoccupati, anziani soli, gente in difficoltà economica che cerca distrazione e speranze, rimediando soprattutto perdite e sconfitte.